Venerdì 6 Novembre alle ore 21.30 proietteremo, in anteprima a Follonica, “Forza maggiore”, nomination miglior film straniero ai Golden Globe 2015

95_2015108102551334 Forza maggiore (Turist) è un film del 2014 diretto da Ruben Östlund. Vincitore del Premio della Giuria nella sezione Un certain regard al 67º Festival di Cannes, è stato selezionato per rappresentare la Svezia nella categoria miglior film straniero ai Premi Oscar.

Cos’è. È un film svedese, coprodotto tra Svezia, Norvegia e Francia, scritto e diretto da Ruben Östlund. I protagonisti sono Johannes Bah Kuhnke e Lisa Loven Kongsli, marito e moglie sulla quarantina, due bambini al seguito, che vanno a fare una settimana bianca sulle alpi francesi. Il primo giorno, seduti al tavolo sulla terrazza del ristorante sulle piste, assistono a una slavina controllata […].

L’illuminante parabola di Forza maggiore ricorda che anche l’uomo civilizzato deve fare i conti con gli istinti. E che, di norma, non si comporta affatto come nei “disaster movie” hollywoodiani.

Alessandra Levantesi Kezich, La Stampa

(…) Solo Cassavetes aveva raccontato miserie (e solidarietà) maschili con tanta acutezza. Ma lo svedese Ostlund, 40 anni, guarda a questi naufraghi definitivamente esclusi dal confronto con la Natura selvaggia, dentro e fuori di loro con spietatezza degna di Haneke. E un occhio felicissimo per i paesaggi, visivi e sonori, che incorniciano le nostre vite così comode e ignare.

Fabio Ferzetti, Il Messaggero

Com’è. Fotografato con il nitore dei documentari girati in digitale, diretto con tutta la discrezione che prevede una storia delicata e fatta di sfumature (non ci sono quasi movimenti di macchina), Forza maggiore è un raro caso di film dedicato a una crisi familiare pura e semplice, che non ha niente a che vedere con trame sentimentali, tradimenti, grandi passioni o dolori lancinanti. Non è un caso che sia un film che viene dal paese che ha quasi solo classe media, dove avere una casa, due figli, un labrador e una Volvo è quasi una condizione standard. I dettagli della stazione sciistica che intervallano il film confermano questo senso di condizione prevista, dove la famiglia e l’amore coniugale sembrano solo un altro pezzo di un contesto che la società ha pensato per i protagonisti senza interpellarli. La recitazione è notevole, il film è scritto e diretto con grande attenzione e vive di una normalità molto efficace.

Perché vederlo. Forza maggiore è un film molto insolito nell’impianto. La trama prende spunto da un falso allarme che produce risposte vere, una simulazione di crisi che ne genera una reale. Si respira la tensione che c’è nelle relazioni quando qualcosa di profondo non va e non se ne può parlare, o si può evitare di parlarne, ma l’argomento è presente, tangibile. Per quanto sembri un film sull’amore, si rivela piuttosto un film sulla sicurezza, o meglio sulla necessità di convivere con l’insicurezza. Almeno io l’ho vissuto così. Non è un film a tesi né un film esplicito, e non è nemmeno chiaro se sia ottimista, pessimista, agnostico. C’è anzi grande equilibrio tra le posizioni, qualsiasi sia il tema che tratta. Anche la rappresentazione di uomini e donne, delle loro esigenze e dei loro punti di vista nel contesto familiare, è sempre lontana da luoghi comuni e facilonerie. Non è un film facilissimo, insomma, ma è un film semplice.

Matteo Bordone, Internazionale.it

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