Venerdì 3 dicembre alle ore 21.30 proietteremo in anteprima provinciale “Petite Maman” l’ultima opera di Céline Sciamma, una delle cineaste più importanti del cinema d’autore contemporaneo.

Un piccolo meraviglioso miracolo cinematografico di 72 minuti su cui aleggiano le atmosfere dei film di Myazaki, tra magia, innocenza e abbracci indimenticabili – scritto e diretto dall’autrice dei bellissimi “La mia vita da zucchina”, “Tomboy”, “Diamante nero” e “Ritratto della giovane in fiamme”.

Ilaria Feole, esperta critica cinematografica redattrice di Film Tv e autrice del libro “Architutture del desiderio-Il cinema di Céline Sciamma” ci introdurrà alla visione del film.Venerdì 3 dicembre alle ore 21.30 proietteremo in anteprima provinciale “Petite Maman” l’ultima opera di Céline Sciamma, una delle cineaste più importanti del cinema d’autore contemporaneo.
Un piccolo meraviglioso miracolo cinematografico di 72 minuti su cui aleggiano le atmosfere dei film di Myazaki, tra magia, innocenza e abbracci indimenticabili – scritto e diretto dall’autrice dei bellissimi “La mia vita da zucchina”, “Tomboy”, “Diamante nero” e “Ritratto della giovane in fiamme”.📰📚Ilaria Feole, esperta critica cinematografica redattrice di Film Tv e autrice del libro “Architutture del desiderio-Il cinema di Céline Sciamma” ci introdurrà alla visione del film.

DISTRIBUZIONE: TEODORA FILM E MUBI
FRANCIA, 2021 ● 72 MINUTI
V.O. FRANCESE CON SOPRATITOLI IN ITALINO
Il trailer del film: https://www.youtube.com/watch?v=_W3UFyj_zrw…

Applaudito all’ultimo Festival di Berlino, Petite Maman è il nuovo film di Céline Sciamma, dopo il successo planetario di Ritratto della giovane in fiamme.
Da sempre attenta al mondo dei giovanissimi e al tema dell’identità femminile, Sciamma torna alle atmosfere di Tomboy, uno dei suoi film più amati, dimostrando ancora una volta una sensibilità fuori dal comune.
Nelly, otto anni, ha appena perso la sua amata nonna e sta aiutando i suoi genitori a ripulire la casa d’infanzia di sua madre. Esplora la casa e i boschi circostanti dove sua madre, Marion, giocava e dove ha costruito la casa sull’albero di cui Nelly ha tanto sentito parlare. Un giorno sua madre se ne va improvvisamente. È allora che Nelly incontra una ragazza della sua età nei boschi, che costruisce una casa sull’albero. Il suo nome è Marion.
“Il mio sogno è che di fronte a Petite Maman ci sia una sala piena di adulti e bambini. La storia di Petite Maman mi è venuta in mente mentre scrivevo Ritratto della giovane in fiamme. La sua semplicità mi è rimasta a lungo dentro e di tanto in tanto l’ho anche sognata, come un futuro dolce e luminoso. Il film ha continuato a crescere in questo modo discreto, finché ho iniziato a scriverlo al termine del tour promozionale del Ritratto della giovane in fiamme. Quando ho ripreso in mano il primo abbozzo di sceneggiatura, alla fine del lockdown in Francia, ho capito dalla prima scena – l’addio agli ospiti di una casa di riposo – che il film era più necessario e rilevante che mai. Anche per il fatto stesso che parlasse di bambini: i bambini hanno sofferto molte delle crisi e delle difficoltà degli ultimi tempi, spesso rimanendo fuori dal dibattito politico. Credevo fosse vitale includerli, offrire loro delle storie, trovare il modo di collaborare insieme” Céline Sciamma
UN PICCOLO FILM FATTO DI GRANDI SENTIMENTI E INSEGNAMENTI. QUANTO È IMPORTANTE DIRE “CIAO”, “ARRIVEDERCI”? – Margherita Bordino, Artribune
“Céline Sciamma dirige un piccolo film perfetto, in sospeso tra un sobrio realismo magico, domestico e segretamente fatato, e un apparente verismo, dall’ingannevole aspetto dimesso. Guarda a Miyazaki per raccontare un mondo in cui è lo sguardo dell’infanzia a vincere sulle logiche della narrazione…
Come dice la misteriosa nuova amica di Nelly: «i segreti non sono solo le cose che teniamo per noi, ma anche le cose che non riusciamo a condividere perché non troviamo le parole per farlo»” Lorenzo Peroni, Artslife
“Un film superbo, un vero gioiello” The Guardian
“Che meraviglia”, L’Espresso
“Uno di quei film che fanno grande l’arte cinematografica.” Il Fatto Quotidiano
“Un piccolo miracolo, un grande inno alla creatività” Mymovies
“Un film caldo come un abbraccio, un capolavoro” The Hot Corn
“Una piccola, deliziosa storia. Una scommessa vinta” Io Donna
“Col suo film più breve, Céline Sciamma gioca la sua scommessa più ardita, quella che chiede al cinema (e allo spettatore) di mettere da parte le difese razionali e lasciarsi andare al piacere del racconto. E dell’immaginazione. Ma lo fa quasi senza dircelo, senza dover sottolineare o mettere in evidenza alcunché, solo con la forza del cinema e la sua capacità di superare i limiti del realismo e della razionalità” Paolo Mereghetti, Corriere della Sera
“Due bambine s’incontrano e fanno amicizia in un bosco. Le loro case sono ai due estremi, una calda e abitata, l’altra che viene svuotata dalla mamma di Nelly, la protagonista, dopo la morte della nonna. Tutto il futuro davanti, da un lato, e il doloroso abbandono del passato, dall’altro. Lucido, rigoroso e insieme tenerissimo, Petite maman conferma la perspicacia di sguardo e sentimento di Céline Sciamma, alle prese con traumi grandi e piccoli, con domande e paure che paiono non esaurirsi mai, con abbandoni che spesso sono meno definitivi di quanto si creda. L’autrice non cede mai al sentimentalismo, le bambine sono perfette nella zona d’ombra della crescita e nell’equilibrio tra realtà e immaginazione. Credere o no alla pantera che di notte si materializza ai piedi del letto? Sciamma invita a crederci. Voto: 9” Emanuela Martini, FilmTV
Questa favola meravigliosa, semplice e commovente, è legata ai due misteri della memoria e del futuro. Fin dall’inizio del film ci si sente come sotto un incantesimo e mi sono ritrovato a pensare a dei classici della letteratura inglese come Il giardino di mezzanotte di Philippa Pearce. C’è qualcosa di eternamente strano nel fatto che i nostri genitori abbiano avuto un tempo la nostra stessa età, con le stesse preoccupazioni, le stesse paure e gli stessi pensieri. E soprattutto, la stessa ncapacità di prevedere il futuro, ossia noi stessi. La scelta di mettere in scena questa idea attraverso due bambine vulnerabili e delicate è un colpo magistrale da parte di Sciamma. Che film superbo, un vero gioiello. Peter Bradshaw, The Guardian

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