Venerdì 15 dicembre alle 21.30 finisce in bellezza l’anno del Piccolo Cineclub Tirreno di Follonica.
Per info e prenotazioni tel: 339/3880312.
Sarà in programma – in prima visione a Follonica – “Il libro delle soluzioni” del grande Michel Gondry (mitico regista di “Se mi lasci ti cancello”, “L’arte del sogno”, “Be kind rewind”).
“Tanto folle quanto fantasiosa” – “Un intimo, sgangherato, irresistibile 8 1/2 che Gondry farcisce di invenzioni visive, di amarezza e di ironia: un film piccolo e grandissimo” (Ilaria Feole, Cinecriticaweb Sncci).
“Gondry ritorna alla commedia e fa centro. Il dolore stempera nelle immagini costantemente esilaranti, disegnando il profilo di un uomo e di un autore sopraffatto dalla vita e dal suo stesso progetto. Inciampando in un improbabile caos tecnico, il protagonista è mosso da una vera passione e dal desiderio di creare qualcosa che gli somigli davvero […] Michel Gondry si spinge lontano con l’autoironia, offrendo al suo alter ego fittizio un incredibile terreno di gioco. Un playground che rivela una vocazione comica evidente e completamente sbrigliata. Vedere per credere» (Marzi Gandolfi, mymovies.it)
Il trailer del film: https://youtu.be/zvS4J4BzPxY?si=HiK5HV4zyLnxjOKe
Presentato in concorso alla sezione parallela della Quinzaine des Réalisateurs (rinominata Quinzaine des Cinéastes da Cannes 76), ecco quindi un Il libro delle soluzioni commedia meta-cinematografica vivace, spassosa. Puro Gondry all’ennesima potenza costruito intorno a un racconto caotico, a palindromo, dalle immagini curiose, vivaci, spiazzanti, musicali, coloratissime e variopinte, dove fine e inizio si incontrano fino a legarsi attraverso un corto animato. Nel mezzo riflessioni sulla vita, la morte, gli amori fugaci e quelli che restano, l’amicizia, la vita e perfino l’importanza di avere Sting come cameo musicale. Ma soprattutto sul ruolo del regista. Diceva François Truffaut nello straordinario Effetto Notte che il regista era: «Qualcuno a cui vengono fatte in continuazione domande, domande su qualsiasi cosa. A volte sa la risposta, a volte no».
Per Gondry invece, il regista è colui che porta avanti un’idea a ogni costo, rendendola un chiodo fisso: «Quando penso al mio prossimo film, in realtà, mi vengono le vertigini. È come se avessi appena corso una maratona e subito dovessi farne un’altra. Il fatto che qualcosa possa non funzionare però, non è un ostacolo per me. E se davvero non funziona almeno ci ho provato. Ecco perché voglio lavorare con le mie idee. Una volta che ho un’idea in mente devo realizzarla. È fondamentale che riesca a farla». Ecco quindi Il libro delle soluzioni. Un testamento artistico oltre che spirituale che ci ricorda quanto il cinema di Gondry sia tanto prezioso nelle sue intenzioni quanto imprescindibile nella sua caotica, folle e bellissima resa.