C’è una persona che da più di vent’anni manda lettere cartacee scritte a mano a tutti gli autori di fumetti italiani spacciandosi per un ragazzino di 15 anni.
Nelle lettere, piene di complimenti, chiede sempre “uno schizzetto” in regalo.
C’è un fumettista italiano, Gipi, che inizia a indagare su questa persona.
Chi è veramente?
Perché si nasconde dietro la falsa identità di un adolescente?
Vuole girare un documentario, trovare questa persona, intervistare gli altri autori che hanno ricevuto la lettera: come si sono sentiti quando l’hanno ricevuta? E come quando hanno scoperto che si trattava, sostanzialmente, di una truffa?
C’è una storia da raccontare e, per Gipi, raccontare storie è la cosa più importante che c’è.
Gipi si troverà a dover riflettere sul senso stesso del “raccontare storie” e sulle scelte morali che stanno a monte di questo desiderio.
Cercando “il ragazzo più felice del mondo”, in una ricerca maldestra e dai contorni comici e deliranti, Gipi troverà tutt’altro e lo stesso documentario, alla fine, si trasformerà in un film.
‘Il fonico pasticcione filosofo, l’avvocato, le liberatorie, gli amici ritrovati dopo anni, non senza sorprese, tutto concorre a un racconto per immagini davvero singolare e proprio per questo capace di iniettare nuova imprevedibile linfa nel corpo un tantino spossato del cinema italiano.
GIPI e i suoi magnifici complici (Davide Barbafiera, Gero Arnone, Francesco Daniele) confezionano una commedia totalmente estranea al déjà vu del nostro cinema, spiazzano di continuo lo spettatore che non sa più cosa aspettarsi da questa banda di sbandati che si aggira per il paese con l’intenzione di girare un film. E alla fine non solo ce lo regalano, ma ci permettono di trovare una parentesi di buonumore che forse solo chi è lontano dall’abituale macchina produttiva poteva realizzare. La sua è una storia sul senso del raccontare storie, sull’invadenza dei social, sulla privacy e un non comune senso del pudore.” (Antonello Catacchio, Il Manifesto)
GIPI (pseudonimo di Gian-Alfonso Pacinotti) è uno dei più famosi fumettisti e illustratori italiani. È nato a Pisa nel 1963 e vive a Roma. Nel 1994 inizia a pubblicare racconti su riviste satiriche italiane mentre lavora come illustratore per la stampa nazionale e l’editoria.
Gipi ha realizzato il suo lungometraggio d’esordio L’ultimo terrestre, prodotto da Fandango e presentato in anteprima alla 68. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Il suo graphic novel, Unastoria, è diventato il primo fumetto in Italia ad essere candidato per il Premio Strega. È anche un appassionato giocatore e game designer. Nel 2015, ha inventato e illustrato un gioco di carte chiamato Bruti che è diventato molto popolare. Il suo ultimo libro a fumetti La terra dei figli è un best seller pubblicato in 16 edizioni straniere. Le sue attività recenti lo vedono impegnato nella realizzazione di cortometraggi satirici per la trasmissione TV Propaganda Live e per la versione on-line del settimanale Internazionale.