Sabato 9 aprile alle 21.30 SERATA EVENTO al Piccolo Cinclub Tirreno di Follonica. In programma in anteprima provinciale – “IL LEGIONARIO” di Hleb Papou – Premio miglior regista esordiente al Festival di Locarno.
Saranno ospiti della serata il regista Hleb Papou e il bravissimo attore protagonista Germano Gentile.
Per info e prenotazioni tel: 339/3880312.
Ecco il trailer del film: https://www.youtube.com/watch?v=Jh8rmrJbMuM&t=3s…
Sinossi:
Daniel è l’unico poliziotto di origine africana del Reparto Mobile di Roma. Deve sgomberare un palazzo occupato in cui vivono 150 famiglie. Una è la sua.
Rassegna stampa:
“Il film è una delle opere prime italiane contemporanee più potenti, spiazzanti e disturbanti ed è valso all’autore il premio come miglior regista emergente a Locarno, sezione Cinema del Presente. Mescola efficacemente generi (poliziesco, dramma sociale, commedia) e sguardo autoriale, spiazzando continuamente lo spettatore. Il legionario prende spunto dal cortometraggio dello stesso autore e dei suoi co-sceneggiatori Emanuele Mochi e Giuseppe Brigante, realizzato come saggio di diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 2016.” (Luca Barnabè, Rolling Stone) un’aquila dipinta sulle spalle».
La parola all’autore Hleb Papou:
«Volevo evitare la lezioncina di chi ti racconta una realtà con il dito alzato, come a volte accade in certo cinema d’autore, io non ho lezioni da dare. Mi premeva raccontare la storia di immigrati di seconda generazione e la difficoltà di vivere e di trovare un tetto, ma anche quella di chi per mestiere deve sgomberare edifici. Sia i palazzi occupati che la polizia sono sistemi estremamente chiusi e con tantissime regole. Non è stato facile conquistare la fiducia di entrambi quei mondi, ma ci siamo riusciti.”
“Un’opera folgorante che riflette su identità e società. Ecco perchè Il Legionario è un grande film.” (Hotcorn.it)
“C’è una grande idea di cinema, cioè un’immagine che da sola racconta contrasti non solo sociali, ma personali e che rappresenta nella realtà, quello che accade nell’intimo di una persona. I fatti che mettono in scena i sentimenti.” (Wired.it)
“Esordio di un giovane regista nato in Bielorussia e cresciuto in Italia, Il legionario usa il cinema di genere come grimaldello per l’analisi sociale, e si espande a lungometraggio a partire da un corto che lo stesso Hleb Papou aveva realizzato nel 2016 […] è un film dotato di uno sguardo, per di più puntato dritto su un angolo cieco della nostra società.”(Tommaso Tocci, mymovies.it)
“Papou esplora (…) le facce di un’Italia multiculturale come mai nessuno aveva fatto prima nel cinema italiano, analizza i conflitti delle seconde generazioni di immigrati e rivolge lo sguardo alla questione dell’emergenza abitativa: lo fa senza esprimere giudizi, senza condanne o falsi moralismi, e aggira il pericolo di una narrazione stereotipata”. (Elisabetta Bartucca, Movieplayer.it)
“Il legionario è anche e soprattutto grande cinema, un film potente e solido che tiene incollato lo spettatore allo schermo per ottanta minuti, senza cadute di ritmo, dentro la pancia di una storia che alla fine non ha vincitori o vinti e fa riflettere sull’identità di ciascuno di noi. Un’identità però che va oltre l’anagrafe o il colore della pelle, oltre l’Italia multiculturale e la convivenza: ma chi siamo veramente noi? Siamo come siamo nati o come siamo diventati? Siamo dove siamo cresciuti o dove abbiamo scelto di vivere? E siamo come ci vedono oppure come ci sentiamo? Un film magnifico, assolutamente imperdibile.” (Andrea Morandi, Hotcorn)