Sabato 25 gennaio, sempre alle 21.30 arriva il secondo imperdibile appuntamento con il Piccolo Festival Tirreno. In programma il bellissimo “Dolcissime”. Sarà ospite della serata il regista monferrino originario di Gabiano, Francesco Ghiaccio.
Presenterà in prima visione a Follonica la commedia “Dolcissime” scritta con Marco d’Amore e interpretata da Valeria Solarino e le tre giovani protagoniste, Giulia Barbuto Costa Da Cruz, Alice Manfredi, Margherita De Francisco e Giulia Fiorellino – un film che affronta con ironia e intelligenza il tema del bullismo.
Consigliatissima la prenotazione. Per info chiamare il 339/3880312- prenotazioni presso Pro Loco Follonica via Roma, 49 – orari: da lunedì a sabato 9.30-12.30 / 16.30-19 • domenica 9.30-12.30.
Francesco Ghiaccio è già stato nostro ospite 4 anni fa quando presentammo il suo stupendo primo film, “Un posto sicuro”, che vedeva protagonista Marco d’Amore.
Stavolta il regista presenterà in anteprima a Follonica una commedia – “Dolcissime” – che affronta con ironia e intelligenza un tema importante e delicato. Si parla di bullismo in generale, di “body shaming” nello specifico, ma stavolta in una nuova forma, ossia quella della commedia. Il risultato è un film molto interessante, una storia tutta d’un fiato fino all’ultimo tuffo, sull’incredibile forza dell’amicizia oltre gli inciampi, gli imprevisti e qualsiasi diversità. Il film affronta con ironia e intelligenza un tema importante e delicato. Si parla di bullismo in generale, di “body shaming” nello specifico, ma stavolta in una nuova forma, ossia quella della commedia. Il risultato è un film molto interessante, una storia tutta d’un fiato fino all’ultimo tuffo, sull’incredibile forza dell’amicizia oltre gli inciampi, gli imprevisti e qualsiasi diversità.
Il film è stato presentato nell’edizione, da poco conclusasi, del Giffoni Film Festival.
Racconta di Mariagrazia, Chiara e Letizia, tre amiche inseparabili costrette a fare i conti, ogni giorno, con gli odiati chili di troppo, tra sguardi di disapprovazione dei compagni e risatine nei corridoi della scuola. Mariagrazia soffre il confronto con la madre (Valeria Solarino), ex campionessa sportiva. Chiara ha una chat con un coetaneo, ma tanta paura di svelarsi in foto. Letizia un talento per la musica ma troppa vergogna per esibirlo. Dopo l’ennesima presa in giro, un’inattesa occasione di riscatto arriva dalla popolare e bellissima Alice, capitano della squadra scolastica di nuoto sincronizzato, costretta da un ricatto ad allenarle in gran segreto. Le tre ragazzine si lanciano in un’impresa impossibile, spinta in acqua dalla gran voglia di rivincita.
“L’opera seconda di un regista finora sottovalutato, pur avendo scritto “Cavalli” e “Un posto sicuro”, film piccoli solo produttivamente, ma preziosi e graziosi, è irresistibile. Come le sue protagoniste, orgogliosamente sovrappeso, capace di costruire un’estetica altra rispetto a quella patinata cinetelevisiva degli ultimi decenni, un racconto di formazione adolescienziale calibrato, emozionante, sorprendente. Tre amiche che odiano il loro corpo perchè lo odiano gli altri, hanno carisma, talento e acume da vendere. Vogliono imparare ad amarsi e farsi amare e non vogliono essere vittime predestinate, tanto da macchiarsi di un ricatto per riscattarsi. La loro amica, magra e bellissima, diverrà sodale, amica, mentore. Quattro moschettiere che insegnano a tutti come vivere – soprattutto agli adulti, da Vinicio Marchioni a Valeria Solarino, che dopo “Quanto basta” tornano in una storia di adolescenza “diversa” – e che trovano nello sport e nelle sue mille opportunità la strada per diventare se stesse. Anzi, per dimostrare chi sono. Toni da commedia, ritmi serrati, contenuti allo stesso tempo duri e dolcissimi, la riscrittura del concetto di bello in un mondo troppo codificato. E un regista che non sbaglia un fotogramma, tenendo insieme qualità e intrattenimento. Se non avrà successo, il nostro cinema potremo definirlo malato senza speranza”. Boris Sollazzo
“Traspare un grande amore per il femminile […] un film molto bello come idea e anche come realizzazione […] un film coraggioso, un film inusuale dentro il panorama del cinema italiano che di solito è magro, a volte bello, a volte brutto […] questo è un film grasso e bello.” Francesco Alò, Badtaste.it
“Non è vero che grasso è bello. Grasso è, soprattutto, difficile. Significa saper convivere con un’immagine controcorrente, con un modello fisico che non corrisponde ai canoni unanimemente condivisi, con quei chili di troppo che sembrano ostacolare ogni forma di possibile felicità. Insomma, grasso è una gran fatica. Lo sanno bene le tre protagoniste di Dolcissime, Mariagrazia (Giulia Barbuto Costa Da Cruz), Chiara (Margherita De Francisco) e Letizia (Giulia Fiorellino), bullizzate perché «chiattone», eppure capaci, quando sono insieme, di darsi coraggio, e di provare ad attraversare, leggere come libellule, i drammi piccoli e grandi delle loro esistenze di adolescenti. […] Affronta un tema importante, parla di bullismo e anche della difficile accettazione di se stessi—Il film è stato scritto insieme a Marco d’Amore…Il bello di questo film è che, come dice il regista “non si è quello che si vede nello specchio, ma si è quello che si sente di essere.” Fulvia Caprara, La Stampa
“Si intitola Dolcissime, come i bignè che la protagonista Mariagrazia ordina in pasticceria. Uno, due, un altro ancora: è solo una colazione come tutte le altre, fa sapere al commesso incredulo. Il film diretto da Francesco Ghiaccio, nelle sale dal 1° agosto dopo l’anteprima al Giffoni Film Festival, è il racconto dei bullismi quotidiani del nostro tempo. E anche della faticosa accettazione di sé, della ricerca di un’identità quando si è adolescenti imperfette, del sogno-bisogno di rivincita sociale, della possibilità di correggere i canoni estetici. […]” Mattia Carzaniga Donna Moderna
Il trailer del film: