“Paterson”
di Jim Jarmush (2016 / USA / 113 min)
– IN CONCORSO AL 69. FESTIVAL DI CANNES (2016).
CRITICA
“(…) splendido film di Jarmusch (…). Il regista, raccontando come la quotidianità può venir squarciata da qualche verso segnato su un notes, da qualche schizzo paranormale, cita anche Dante e Petrarca ma la sua piccola grande storia, oltre gli odiati cliché fantasy hollywoodiani, è omologata su ogni tipo di paura, malinconia e solitudine. Bravi Adam Driver, l’iraniana Golshifteh Farahani, Marvin il bulldog che ruba le scene in un incrocio di sguardi che insegna la ripetitività del tutto, con un intervallo per la birra al pub. Paterson è il sogno del cinema che crede nell’uomo: vedetelo.” (Maurizio Porro, ‘Corriere della Sera’, 29 dicembre 2016)
SINOSSI:
Paterson, interpretato da Adam Driver (Starwars, J. Edgar, Lincoln, Hungry Hearts) vive a Paterson, New Jersey, con la moglie Laura e il cane Marvin. Ogni giorno guida l’autobus per le vie della città, ogni sera porta fuori il suo cane e beve una birra nel pub dell’isolato. Mentre la moglie colleziona progetti fantasiosi e fuori portata, e decora ininterrottamente la loro casa, Paterson appunta le sue poesie su un taccuino, che porta sempre con sé. Il suo sguardo poetico lo eleva da una routine di luoghi e azioni uguali a sé stesse. Il mondo di Paterson e quello che consideriamo normale e ordinario rappresenta la forza potente e irregolare dell’arte. Che è vita, che è mondo.
affrontano i trionfi e le sconfitte della loro vita quotidiana.
(http://www.cinemasrl.com/
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