Ci sarà da ridere, ma anche da riflettere…in camera da letto…
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“Lui, lei, una camera da letto e il desiderio di provare nuove esperienze sessuali: quella che sulla carta poteva essere l’ennesima commedia scollaciata e volgare si presenta invece come una divertente, intelligente e persino emozionante riflessione sulle stagioni della vita e sul ruolo del corpo nel nostro quotidiano. Complice una messa in scena controllata ed elegante e due grandi prove attoriali.
“Nancy Stokes è un’insegnante in pensione, vedova, con alle spalle un matrimonio solido e rigoroso a cui però è sempre mancato un po’ di brivido. Ormai sola, Nancy decide di cercare quello che nella vita di coppia non ha mai trovato: una soddisfacente esperienza sessuale. Si rivolge così a un’agenzia di gigolò e sceglie di incontrare Leo Grande. Giovane e affascinante, Leo Grande sembra essere tutto quello per cui Nancy è pronta a pagare: un uomo in grado di realizzare le sue fantasie. Ma nel corso di tre incontri in una camera di hotel le dinamiche cambiano: Leo si dimostra non solo come un uomo con cui fare dell’ottimo sesso, ma anche una persona con cui parlare e nonostante la differenza d’età, tra i due nascerà un rapporto di fiducia che porterà Nancy a riscoprire se stessa…
«Credo sia importante guardare un film in cui una coppia ha una connessione genuina e in cui ciascuno dei protagonisti si senta trasformato dall’altro. Tuttavia non la vedo come una semplice commedia romantica alla “e vissero tutti felici e contenti”: è semmai importante ricordare che le persone possono rivelarsi ben diverse da quello che si pensava. Siamo sempre così impegnati ad attribuire a noi e agli altri dei ruoli, delle idee ben definite: è bello vedere due protagonisti che per una volta non lo fanno. C’è però dell’altro. Per tutta la vita veniamo convinti che la cosa più importante nei nostri corpi sia il loro aspetto e non come ci fanno sentire e quel che possono fare per noi. Nel sesso in realtà è più importante capire come ci sentiamo l’uno con l’altro e in fondo penso sia questo il tema sottotraccia di tutto il film.» (Sophie Hyde)«Commedia brillante a sfondo sessuale che non disdegna un livello più profondo di analisi psicologica attorno ai temi di identità e sviluppo di sé, Il piacere è tutto mio diverte e coinvolge grazie ai dialoghi vivaci e serrati, magistralmente condotti da una Emma Thompson in grande spolvero che si ritaglia un ruolo memorabile. Le fa compagnia il giovane attore irlandese Daryl McCormack, in una di quelle prove che rischiano di far da battesimo a una star del futuro. Insieme duettano a colpi di gag, fraintendimenti, approcci falliti e – pian piano – una conoscenza più intima che tradisce i propositi iniziali di un rapporto professionale e di due identità fittizie. (…) Tutto, nel film, è raffinato all’ennesima potenza – dalla perfezione letterale di McCormack, che riesce ad accompagnare una celebrazione leggera e ariosa del suo corpo fatto oggetto, a quella paradossale di Thompson, che fa sembrare ogni reazione nervosa e ogni smorfia parte di una coreografia calibrata al millimetro.» (Tommaso Tocci, mymovies.it)