Lanciato lo scorso maggio alla Quinzaine a Cannes, appena nominato ai Golden Globe per il migliore film straniero, Viviane è di quelle cose che chi ama il cinema (ed è curioso dl mondo) non dovrebbe perdersi. Israele. Una donna trascina il marito, che non vuole concederle il divorzio, davanti al tribunale rabbinico. Sarà una causa interminabile, una complessa partita tra lui e lei. Un film che si potrebbe definire femminista. Ma che sotto la scorza dei suoi messaggi e delle sue istanze nasconde di più. Girato con un’idea assai consapevole di cinema. E con un’attrice, Ronit Elkabetz, che davvero possiamo considerare l’erede di Anna Magnani.