Venerdì 19 Aprile 2013 alle ore 21 e 30, proietteremo in prima visione “La bicicletta verde”, diretto dalla regista araba Haifaa Al-Mansour, vincitrice del Premio CICAE – Cinema d’Arte e d’Essai all’ultimo Festival di Venezia

“Wadjda” è il primo lungometraggio di Haifaa Al Mansour, e il primo film in assoluto realizzato da una regista saudita. Che ha avuto il coraggio non solo di parlare dei quotidiani soprusi subiti dalle donne arabe, ma di girare il suo film proprio nella capitale Riyadh. Anche l’intero cast è saudita e le riprese del film sono il frutto di una collaborazione tra una troupe araba e una tedesca.

TRAILER:

“Wadjda” (Waad Mohammed, al suo primo set) è una ragazzina di dodici anni, che sogna e non rinuncia a sognare, malgrado i limiti che le sono imposti dalla società. Gli uomini fin da bambini vestiti di bianco, le donne fin da bambine ricoperte di nero, coperte del tutto eccetto gli occhi, fin da quando diventano biologicamente donne. Durante il ciclo non possono toccare il Corano, se non con un fazzoletto, devono sempre tener la voce bassa, che non oltrepassi la porta, “possono” andare in spose anche a dodici anni, a un uomo che nemmeno conoscono.

l film di Haifaa Al Mansour non grida alla vergogna, o a qualche forma di vendetta. Né rivendica giustizia. Non è un film femminista, quanto piuttosto un film femminile, un atto d’amore verso il suo popolo. Sceglie l’ironia e la poesia per raccontare come possa essere difficile e umiliante la vita quotidiana di una donna o di una bambina in Arabia Saudita. Considera l’integralismo parte di un sistema che non è tutto da buttare, si fa portavoce della modalità più intelligente per realizzare i propri sogni, ovvero crederci e servirsi di ogni mezzo, compresi quelli che il tiranno mette a disposizione, senza mai cercare lo scontro.

Leave a Reply

Protected with SiteGuarding.com Antivirus