Venerdì 4 Gennaio proietteremo “Invito a cena con delitto”, un’ irresistibile commedia scritta nel 1976 da Neil Simon, uno dei più geniali autori contemporanei. Il cast è davvero fuori dall’ordinario: David Niven, Peter Falk, Peter Sellers, Maggie Smith, Alec Guinness, Truman Capote, James Cromwell. Regia di Robert Moore.
TRAILER:
http://www.youtube.com/embed/GMvIuIYcEBE?rel=0
TRAMA:
Il miliadario Twain (Capote) convoca i cinque più grandi detective del mondo in un castello, annuncia che a mezzanotte si compirà un delitto e promette una colossale ricompensa a chi risolverà il caso.
RECENSIONE:
Murder by death, il più bel Neil Simon cinematografico (attenzione: un testo nato per la celluloide e non per il palcoscenico), non mi stanco di vederlo, è nella rosa dei film che conosco a memoria, le cui battute sciorino come l’avemaria – intonazioni comprese -, è un cult(o di pochi) che racchiude humour ispirato e prestazioni attoriali da urlo (un’occhiata al cast, da amare in toto – smodatamente, sconsideratamente –, dal trasformista Peter Sellers, alla meravigliosa coppia Niven-Smith, fino all’ “assurdo” Truman Capote). Il quasi carneade Robert Moore, regista televisivo [la serie Rhoda, dalla quale proviene anche Nancy Walker – la cameriera (“mi chiamo”) Yetta (“e non lavoro il sabato*”)], non si limita a mettere in scena lo script, soprattutto sa come muovere le sue pedine di lusso (impersonano le parodie di Poirot, dei coniugi Charles de L’uomo ombra, Miss Marple, Sam Spade, Charlie Chang) traendone il meglio: il risultato ha del sublime e non un attimo di calo anche quando tutto si contrae, anche quando sembra (ma solo la prima volta) che ci sia troppa carne al fuoco (carne non ce n’è: un maggiordomo cieco e una cuoca sordomuta quale pasto potranno mai servirci?). Inutile cercare coerenza negli avvenimenti (non ve n’è alcuna), lo stesso susseguirsi di colpi di scena è completamente illogico, asservito com’è all’esito comico, al nonsense, all’effetto demenziale. E il giallo allora? Qualcuno viene effettivamente assassinato? Wang: Sì, assassinato bel weekend. Pellicola da rivedere più che da vedere (registrarla è dunque imperativo), Invito a cena con delitto è transavanguardia, un’installazione da soggiorno da godersi in loop e in cui tutto – compresi gesti, sguardi, dettagli – risulta magistralmente gestito in vista di un supremo obiettivo: l’arricchimento gergale, comportamentale, spirituale del peculiare, intimo quotidiano di chi sceglie di (ri)guardarlo.
Invito a cena con delitto è un’opera concettuale, di quelle che il solo pensare che c’è, sapendo cos’è, genera un piacere pari al gustarlo.
Invito a cena con delitto è comodamente adoperabile come precisa linea di demarcazione: ritengo che amarlo sfrenatamente (o non amarlo affatto) sia indice di un certo modo di vedere la vita e di viverla; da questo amore (o disamore) convinto e praticato è lecito trarre conseguenze.
Adattamento e doppiaggio pregevoli, traduzione felicissima (districarsi tra i calembour di Simon non era facile, le relative reinvenzioni sono a volte persino più esilaranti dell’originale): anche nell’edizione italiana, dunque, si gode appieno.
Se non è un 10 questo allora proprio non so.
Luca Pacilio www.spietati.it
Piccolo Cineclub Tirreno, con la gentile collaborazione del negozio “Le idee della natura” di Serena e Richard, offrirà, anche in questa occasione, a tutti i soci partecipanti alla serata, un delizioso the caldo.