IL NUOVO SORPRENDENTE FILM DI MICHEL GONDRY (“Se mi lasci ti cancello”, “L’arte del sogno”, “Be Kind Rewind”), UN GIOIOSO E MAGICO FILM SULLA FINE DELL’INFANZIA E SULLA LIBERTA’
E’ la metà dell’anno scolastico quando Microbo, un ragazzino timido che si perde spesso nei suoi disegni, e Gasolina, un ragazzo brillante e pieno di inventiva, diventano grandi amici. All’arrivo delle vacanze estive, i due ragazzi non vogliono trascorrere le vacanze estive con le rispettive famiglie. Decidono così di fare un viaggio da soli in giro per la Francia e costruiscono una macchina speciale, sui generis, utilizzando un tosaerba e alcune assi di legno. Pronti per l’avventura!
IL TRAILER DEL FILM:
“Racconto iniziatico allegramente anarchico (…) è un piccolo, ma autentico gioiello. Che funziona all’opposto degli altri teen-movies. Quelli, infatti, raccontano storie di integrazione alle norme, mentre questo tratta di ‘violenza simbolica’ nel senso in cui lo intendeva Pierre Bourdieu. Le famiglie di Microbo e Gasoil sono, come la scuola, agenzie di controllo sociale. Obbediscono alle stessa logica i compagni, che li considerano nerd; la polizia, che li ferma a causa del loro strano veicolo (e che, di passaggio, devasta i campi rom); e, in altro modo, anche le tecnologie omologanti, poco amate da Daniel e Théo (…). Geniale l’epilogo.” (Roberto Nepoti, ‘La Repubblica’, 5 maggio 2016)
“Basta poco al più creativo fra i registi francesi per metter in piedi un incantevole road movie di formazione. D’altra parte (…) possiede come una ‘responsabilità’ verso la fantasia e stavolta, dopo qualche prova poco convincente, sembra tornato ad onorarla assecondando la propria spiccata sensibilità. (…) Il film deve dichiaratamente molto all’autobiografia di Gondry ma ‘Microbo e Gasolina’ potremmo essere stati tutti noi, in quello straordinario e sconvolgente passaggio di vita che si chiama adolescenza.” (Anna Maria Pasetti, ‘Il Fatto Quotidiano’, 5 maggio 2016)
“Piacevole commedia francese, una tenera storia di amicizia, dove i primi pruriti sessuali s’incrociano con la voglia di liberta. (…) Qualche perdonabile licenza erotica accompagna il pazzo viaggio dei due bravi, simpatici miniattori.” (Massimo Bertarelli, ‘Il Giornale’, 5 maggio 2016)