Mózes è un giovane insicuro che ha da poco terminato gli studi in teologia. Dopo un breve periodo passato in una struttura psichiatrica, torna a vivere con la famiglia in un villaggio nella pianura ungherese. La relazione con il padre è decisamente complicata. Questi, infatti, è un autoritario pastore protestante che tiene in soggezione l’intera famiglia: una madre sottomessa, una figlia adottiva timida e schiva, una zia troppo invadente. Ma un giorno […].
“Per certi versi il Big Fish ungherese.
Un giovane ragazzo e il suo tentativo di ricucire il rapporto col padre.
Tra l’Andersson svedese (ma a colori, non grigio) e l’Anderson (Wes) americano, un piccolo film a tratti delizioso, tenero, grottesco e mai retorico”. http://ilbuioinsala.blogspot.it/
Tra l’Andersson svedese (ma a colori, non grigio) e l’Anderson (Wes) americano, un piccolo film a tratti delizioso, tenero, grottesco e mai retorico”. http://ilbuioinsala.blogspot.it/
“Questa commedia intrisa d’ umorismo surreale è buffa e divertente. (…) Si sorride e si ride di gusto. Una chicca”. Massimo Bertarelli, Il Giornale
“La regista Virág Zomborácz debutta in modo sorprendente con Mózes, il pesce e la colomba (Utóélet), una storia di fantasmi che è anche un romanzo di formazione”. (Variety)
“La giovane regista ungherese Virág Zomborácz costruisce il film Mózes, il pesce e la colomba (Utóélet) in modo originale, con uno stile sottilmente comico, dimostrando ingegno ironico e sagace”. (elantepenultimomohicano.com)
“Virág Zomborácz è giovane ma conosce la vita e la sa raccontare con leggerezza e umorismo nei dettagli”. (filmtekercs.hu)