Spagna, 1980. In un piccolo villaggio del profondo sud, in cui il tempo sembra essersi fermato, si è insediato un serial killer responsabile della scomparsa di molte adolescenti delle quali nessuno sembra interessarsi. Ma quando due giovani sorelle spariscono durante le festività annuali, la madre spinge per un’indagine e due detective della omicidi, Juan e Pedro, arrivano da Madrid per cercare di risolvere il mistero. Entrambi hanno una vasta esperienza nei casi di omicidio, sebbene differenti nei metodi e nello stile, ma ben presto si trovano a dover fronteggiare ostacoli per i quali non sono preparati. Intrappolati da una rete di intrighi alimentata dall’apatia e dalla natura introversa della gente del posto, i due investigatori si rendono conto che niente è come sembra in questa isolata e opaca regione e l’indagine incontra difficoltà inaspettate. E se vogliono fermare la persona responsabile della scomparsa delle sorelle, prima che altre ragazze facciano la stessa fine, dovranno mettere da parte le rispettive divergenze professionali.
CRITICA:
“Acclamato in Spagna, set andalusi cult, 10 Goya in tasca, arriva il noir alla «True detective» con la strana coppia di investigatori (…). Il regista Alberto Rodriguez, con attori di prensile espressività, ci guida a vista in strani panorami quasi paranormali, twilight zone dove prosperano superstizioni e pistola, nel faticoso momento storico in cui la patria e l’Europa tutta è l”Isla mínima’ (…). Ritmo a tensione alternata col pensiero, un gran inseguimento by night, e la malsana sensazione che alcuni carnefici rimangono in pista.” (Maurizio Porro, ‘Corriere della Sera’, 3 dicembre 2015)
“Un noir coi fiocchi, ben bilanciato nel suo svolgersi senza troppe spiegazioni ma tenendo il timone ed evitando ogni deriva nebulosa.” (Paolo D’agostini, ‘La Repubblica’, 3 dicembre 2015)
“Se vi È piaciuto ‘True Detective’ in sala vi aspetta una copia-carbone migliorata, con un aggiunta fondamentale: la politica. Abbandonate la Louisiana, ma non le paludi, e trasferitevi in Spagna nel 1980: c’è sempre un serial killer, e non mancano due detective. (…) Trionfatore ai Goya, gli Oscar spagnoli, con 10 premi, ‘La isla mínima’ fa di drammaturgia thriller ‘j’accuse’ sociopolitico: sicuri, dice il regista e co-sceneggiatore Rodríguez, che con il Caudillo e i suoi derivati abbiamo fatto davvero i conti? Ovvio che no, e allora cinema: regia ‘minima’ ed efficace, interpreti asciutti e il genere (poliziesco) che ti mette al muro. Non perdetelo.” (Federico Pontiggia, ‘Il Fatto Quotidiano’, 3 dicembre 2015)