È un cocktail gustoso quello che il collettivo John Snellinberg offre al suo pubblico con Sogni di gloria. Personaggi e situazioni al limite del surreale, animate da quella tipica comicità toscana, goliardica e dissacrante, unita ad una colonna sonora che rimanda invece al cinema popolare degli anni 60 e 70.
Un connubio efficace, il cui materiale di ispirazione è rintracciabile in quelle produzioni toscane anni ’80, da “Berlinguer ti voglio bene” ai personaggi tragicomici dei film di Francesco Nuti; ma anche nella fondamentale collaborazione con i Calibro 35, ormai esperti nel recupero di quel sound tra funk e jazz che rinvia immancabilmente al cinema di genere italiano, in questo caso più dalle parti di Monicelli e Scola piuttosto che dei Castellari, Di Leo e Lenzi.
Il film è strutturato in due episodi; due spaccati di vita sociale italiana contemporanea: vite precarie, sospese, vuote, afflitte da dubbi e incertezze, vaganti in un contesto quasi alienante.
SINOSSI
Ep. 1 GIULIO Giulio, un trentenne cassaintegrato, è stanco, amareggiato e viene convinto a sbattezzarsi
da un collega anarchico. Lo scandalo serpeggia quando i familiari di Giulio, religiosissimi, vengono a
conoscenza delle sue intenzioni: sconvolti dalla volontà del ragazzo, metteranno in piedi un piano per
farlo desistere ad ogni costo…
Ep. 2 朱利奥 (GIULIO) Giulio, studente cinese che vive in Italia, fa amicizia con Maurino, un vecchio
giocatore di carte pratese, che lo instrada al piacere del gioco e gli insegna qualcosa sulla vita. Sullo
sfondo di un torneo di briscola, scopa e tressette popolato da personaggi stralunati.
RASSEGNA STAMPA
“Si partecipa convinti… Una sfilata di facce inclini spesso alla caricatura più gioiosa, psicologie attente, immagini suggestive. Lodi a parte, prioritarie per Monni e Colangeli. Sempre rimpiangendo il primo.”
G. L. Rondi Il tempo
“Il collettivo pratese di filmmaker mette a segno un film a episodi che si riallaccia alla commedia toscana”
A. M. Pasetti, Ciak
“Una commedia acidula e divertente”
M. Porro, Corriere della Sera.
“Curioso esempio di realismo fantastico molto cinephile, un Kaurismaki toscano”
M. Giusti, Dagospia
“Originalità e battute caustiche”
R. Escobar, Espresso
“Pochi soldi, idee ricche e chiare. Alcune inquadrature danno prova di grande virtuosità, muovono l’immagine come in genere non si fa più, hanno a che vedere con la filosofia intrinseca del film”
D. Pulici, Nocturno
“Tenta e riesce a uscire dal gioco elementare del raccontino regionale. Vale il biglietto la coppia Colangeli e Monni”
S. Dainese, QN – La Nazione – Il resto del Carlino – Il Giorno
“Si torna a ridere toscano”
F. Paloscia, la Repubblica- ed. Firenze
“A rendere unico Sogni di Gloria sono quelle fughe nel surreale, nel visionario, che si percepiscono distintamente e che rendono ancora più godibile la visione”
Corriere della sera – ed. Firenze
“Sa come restituire quell’anima agrodolce della commedia all’italiana”
M. Chiani, MYmovies
“Nella provincia del malessere a colpire è soprattutto la capacità del Collettivo John Snellinberg di esplicitare problemi comuni a molti trentenni/quarantenni italiani senza mediazione, con quella schiettezza brutale tutta toscana.”
V. D’Amico, Movieplayer.it
“Sogni di gloria evoca un cinema italiano che pareva dimenticato”
A. Tamigio, SilenzioInsala
“Guardando al lavoro di Pietro Germi o Luigi Zampa, i John Snellinberg cercano di restituire due fotografie della loro provincia toscana, calcando in modo deciso sul cinismo divertito e sul sarcasmo nero, caratteristiche proprie della loro terra. Col Monni nella sua ultima, magnifica interpretazione”
L. Marchetti, Sentieri Selvaggi
“Un cocktail gustoso. Il collettivo John Snellinberg ci dimostra come altre vie alla commedia siano ancora possibili in Italia. Fondamentale la collaborazione con i Calibro 35”
A. Schiavone, Indie-Eye
“Il collettivo John Snellinberg restituisce sorrisi, risate, brio”
E. Rauco, Radio Cinema
“Attraverso la lente della commedia, e con l’uso accorto dell’omaggio ad un certo cinema italiano, racconta l’umano sentire nel nostro amato / odiato presente”
F. Amendolagine, Film e Dvd
“Commedia soave e garbata, con sbordate dai toni quasi melodrammatici e malinconici, adatti all’Italia contemporanea”
L. Ruocco, Ingenere Cinema
“Realizzato con serietà e passione da parte di un collettivo che è sicuramente uno degli elementi più innovativi e interessanti della nuova cinematografia italiana.”
InFirenze
“Riesce a far ridere e riflettere”
S. Amadio, Cinemaitaliano
“Tra crisi mistiche e amori non corrisposti, scherzi di cattivo gusto, pregiudizi razziali, camei imperdibili, memorabili partite a carte e dialoghi che ti rimangono appiccicati addosso, Giulio e Giulio si ritrovano alla fine uomini, pronti a farsi da parte per l’ultima scena: surreale e straziante come solo certo cinema italiano sa essere.”
A. Pattume, Pratosfera
IL COLLETTIVO JOHN SNELLINBERG
La John Snellinberg Film è un collettivo di filmaker e studiosi di cinema pratesi, attivo nella produzione di
film, documentari e videoclip. Nel 2009 la John Snellinberg Film realizza un primo lungometraggio a
bassissimo costo, La Banda del Brasiliano, totalmente autoprodotto, che raccoglie consensi ed
attenzione da parte del pubblico (con una settantina di proiezioni in tutta Italia ed un premio vinto al
Festival del Cinema di Lodi come miglior Opera Prima) e della critica (con recensioni e servizi sulla home
page del Corriere.it, su Repubblica, L’Unità, Il Messaggero, Vanity Fair, Filmtv e partecipazioni a
trasmissioni su Raitre, Radiodue, Radiotre, Radio 101 etc).