«Metropolis» è uno dei film di maggiore impatto della storia del cinema, per la Germania del ventennio, la pellicola a più alto budget «capace di competere con i kolossal americani sul piano della spettacolarità e di superarli per la ricchezza del messaggio e la forza delle immagini».
Sarà un evento da non perdere soprattutto perché alle 21 e 30, al Piccolo Cineclub Tirreno di Follonica, il film sarà proposto per la prima volta con l’accompagnamento musicale originale e inedito, eseguito dal vivo, del coro “La scatola sonora”, diretto dal maestro Roberto Garosi con la collaborazione di Daniele Nannini.
Una storia affascinate quella dell’opera di Fritz Lang, considerata patrimonio mondiale dell’umanità, che ha fortemente influenzato gran parte del cinema di fantascienza moderno da «Blade runner» a «Guerre stellari». Film muto proiettato per la prima volta a Berlino il 10 gennaio 1927, è ambientato nel 2026, nella città di Metropolis, dove la società è fortemente divisa in classi. Negli sfavillanti grattacieli vivono gli industriali, i manager, i ricchi mentre nel sottosuolo ci sono gli operai confinati in un ghetto di cui i ricchi non sembrano sapere nulla.
Un intreccio incredibile per una pellicola segnata dalla vicenda tormentata e intricata della sua distribuzione e dei tanti tagli effettuati, del suo smarrimento e dei suoi numerosi e difficili restauri.