Venerdì 22 novembre – alle ore 21.30 – l’associazione Piccolo Cineclub Tirreno di Follonica festeggerà un traguardo sorprendente, ottenuto grazie all’affetto e alla partecipazione dei tanti soci che dall’ottobre del 2012 ad oggi hanno partecipato alle numerose iniziative organizzate:
saranno raggiunti i 30.000 spettatori complessivi!
Sono già aperte le prenotazioni al 339/3880312 per le prossime tre proiezioni/evento in programma.
Per festeggiare questo traguardo sono in arrivo grandi ospiti e film in anteprima.
Ecco tutti i dettagli del nuovo programma:
– venerdì 22 novembre alle ore 21.30 saranno in collegamento video i registi Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman per presentare in anteprima provinciale il loro “Vittoria” – Premio ARCA Miglior film italiano 2024 al Festival di Venezia 2024 e Premio al Miglior Lungometraggio al Festival di Salonicco 2024.
Il 22 novembre ci sarà anche una grande sorpresa che potremo svelare solo la sera stessa dell’evento.
– venerdì 29 novembre alle ore 21.30 sarà ospite in sala il regista Tommaso Romanelli, vincitore pochissimi giorni fa del Premio Panorama Italia alla Festa del Cinema di Roma.
Sarà proiettato – in anteprima regionale – “No More Trouble – Cosa rimane di una tempesta”, la sua folgorante opera prima dedicata al padre Andrea Romanelli.
– venerdì 6 dicembre gran finale della rassegna con doppio evento alle ore 18 e alle ore 21.30.
Sarà ospite in sala il grande regista Giovanni Veronesi che presenterà in prima visione a Follonica il suo ultimo film “La Valanga Azzurra” insieme allo sceneggiatore Lorenzo Fabiano.
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Venerdì 22 novembre alle ore 21.30 sarà in programma “Vittoria” – Premio ARCA “Miglior film italiano 2024” al Festival di Venezia 2024 e Premio al Miglior Lungometraggio “Golden Alexander – Michel Demopoulos” al Festival di Salonicco 2024.
I registi Casey Kauffman e Alessandro Cassigoli ci introdurranno alla visione del film con una presentazione video.
Tra i film più potenti e originali presentati al recente Festival di Venezia, “VITTORIA” emoziona raccontando una storia interpretata dalle persone che l’hanno realmente vissuta.
Il trailer del film: https://youtu.be/q6Nv2xUW_yw?si=8g6TznjDzfaH6AU1
“Un film emozionante e potentissimo” Mymovies
“Difficile restare insensibili di fronte alla potenza e alla carica emotiva di «Vittoria» […] Getta lo sguardo in mezzo agli eventi, fa della propria povertà (di mezzi) la virtù per arrivare dritti al cuore degli spettatori, senza infingimenti e senza clamore. Restituendoci la grande bellezza del reale.” Corriere Fiorentino
“Il film da vedere” Il Fatto Quotidiano
“Il miracolo di uno sguardo che antepone il cuore alla ragione” Cinametografo.it
“Se avete voglia di vedere del buon cinema Italiano andate a vedere questo piccolo gioiello! Puro cinema! Premio speciale al Festival di Venezia”.
Vittoria è un film adatto a qualsiasi tipo di pubblico e a tutte le età […] ha il pregio, rarissimo, di avere un’unica scenografia dalla prima all’ultima scena: il cuore.
“I figli sono di chi li cresce non di chi li fa”. Jasmine desidera tantissimo adottare una bambina pur avendo già tre figli. Gli altri non la capiscono, nemmeno in casa, ma lei ha fatto un sogno che le ha cambiato la vita ed è pronta a tutto per inseguirlo. Avrà la sua Vittoria?
Jasmine ha 40 anni e dalla vita ha avuto tutto quello che desiderava: un buon marito, tre adorati figli maschi e il suo salone di parrucchiera. Ma un sogno ricorrente le fa capire il suo bisogno più profondo: una figlia femmina. Contro ogni logica e mettendo a rischio il proprio matrimonio e il benessere di tutta la famiglia, Jasmine decide di affrontare un difficile percorso di adozione. Una storia d’amore, coraggio e ostinazione interpretata dalle stesse persone che l’hanno realmente vissuta.”
[…] è un viaggio dentro la complessità delle dinamiche familiari e dei desideri apparentemente irrazionali della psiche umana, una storia di amore e ostinazione interpretata dalle stesse persone che l’hanno realmente vissuta.
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Venerdì 29 novembre alle ore 21,30 – in anteprima regionale al Piccolo Cineclub Tirreno di Follonica – avremo l’onore e il grande piacere di proiettare il film “No More Trouble – Cosa rimane di una tempesta”.
Sarà ospite dell’evento il regista Tommaso Romanelli, vincitore pochissimi giorni fa – per questa sua folgorante opera prima – del Premio Panorama Italia alla Festa del Cinema di Roma.
Si parlerà di mare, d’amore e di barche a vela, ma non solo…
perchè “No more trouble” è molto più che un documentario.
Il traile del film: https://www.youtube.com/watch?v=xA5ZOqCYKpw
Sono passati più di 25 anni da quando Andrea Romanelli, progettista navale e velista, è scomparso in mare: stava tentando, con Giovanni Soldini, il record nella traversata dell’Atlantico. Il figlio Tommaso aveva 4 anni e ora, da regista, affronta un viaggio nella memoria alla scoperta del padre.
“No More Trouble – Cosa rimane di una tempesta, è l’opera prima di Tommaso Romanelli, dedicata al racconto di suo padre Andrea Romanelli, scomparso nel 1998, in seguito ad un drammatico incidente avvenuto in mare mentre tentava di battere il record della traversata dell’Oceano Atlantico in barca a vela […] Non chiamatelo documentario: è piuttosto un tesoro prezioso, di ricordi e di memorie, che ricuce il dolore di una mancanza impossibile da colmare attraverso il profilo di un uomo, un avventuriero e un padre. La ricerca della verità umana e professionale seguita da Tommaso Romanelli diventa quindi il punto di partenza per una riflessione di crescente impatto emotivo.
Un tesoro di ricordi, di parole, di volti. Quasi, un tesoro di profumi, sensazioni. Sembra di sentire l’odore del mare, di acqua spessa e infinita, o l’odore del legno umido, di una vecchia barca da riportare in vita. Del resto, non potrebbe essere altrimenti: No More Trouble è visto e raccontato con gli occhi di un bambino diventato uomo, alle prese con una mancanza incolmabile ma, forse, più stretta nel ricucire non la verità degli eventi (oggi è tutto relativo), bensì la verità umana di un uomo, scopriremo, di assoluto valore.
Ci sono documentari, e ci sono poi documentari come quello di Tommaso Romanelli. Inutile leggerlo dal punto di vista tecnico […] sono le emozioni a rendere il film qualcosa che travalica addirittura il senso cinematografico. Perché, dietro la sua asciuttezza, nella sua straordinaria stilizzazione delle parole e delle immagini, No More Trouble – Cosa rimane di una tempesta è, invece, un tesoro prezioso.
Il titolo arriva dal nome della barca, a sua volta ispirato da Bob Marley – il figlio Tommaso cuce il racconto attraverso la presenza dei compagni di equipaggio di papà Andrea: Bruno Laurent, Andrea Tarlarini, Guido Broggi e, ovviamente, Giovanni Soldini, che dirà quanto l’eredità di Romanelli viva attraverso la costante verità ricercata. Con loro, in un dialogo profondo ma mai emotivamente ricattatorio, c’è Fabrizia Maggi, moglie di Andrea e mamma di Tommaso (sua la chiusura, e sempre suoi i passaggi più nevralgici, accarezzando un composto e immutabile dolore), il fratello Marco (con cui Tommaso ricostruirà una malandata barca, parallelamente all’avanzare della storia) e poi il cognato, Emanuele Maggi.
Il disegno che ne esce, e che si rivelerà sorprendente sia per chi conosce la storia sia per chi non la conosce (è stata mediaticamente importante, suscitando dibattito attorno alla sicurezza di certe traversate oceaniche), è quindi di quelli capaci di restare impressi, catturando ogni emozione possibile. C’è una lucidità tale, nello schema di Romanelli (sia padre che figlio), che la storia di No More Trouble non si ferma all’interno del documentario (definizione che, ripetiamo, sta molto stretta), ma anzi prosegue allargandosi verso il valore della libertà e dell’eredità, in un’unione di immagini, di parole, di onde, di silenzi. E di indispensabile amore.” Damiano Panattioni, Movieplayer.it
È la notte del 3 aprile 1998, al largo delle coste francesi, 47°47’ N 13°50’ W. L’equipaggio di Giovanni Soldini, a un passo dal record sulla traversata atlantica New York-Cape Lizard, sta fronteggiando una depressione atmosferica violentissima: mare forza 9, raffiche a 80 nodi, onde di 25 metri. Andrea Romanelli si trova al timone di FILA, barca del futuro che lui stesso ha progettato pochi mesi prima, quando in un istante un’onda anomala gigantesca la fa rovesciare. Andrea è l’unico disperso e non sarà mai più ritrovato.25 anni dopo, attraverso il linguaggio del cinema, la memoria diretta dei testimoni e la potenza dei materiali d’archivio, Tommaso Romanelli avvia una ricerca alla scoperta del padre: l’ingegnere visionario, il velista senza paura, il dolcissimo marito di Fabrizia. Cosa rimane di una tempesta? Rimane il viaggio di un figlio. Un racconto che parla di
nostalgia, di passioni e dei grandi amori che custodiscono il senso ultimo della vita.
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Venerdì 6 dicembre gran finale della rassegna con doppio evento alle ore 18 e alle ore 21.30.
Sarà ospite in sala il grande regista Giovanni Veronesi che presenterà in prima visione a Follonica il suo ultimo film “La Valanga Azzurra” insieme allo sceneggiatore Lorenzo Fabiano.
Il trailer del film: https://youtu.be/zIsliGQBWSA?si=ppbB3vKSLterJ2nj
Giovanni Veronesi, con l’aiuto del giornalista e scrittore Lorenzo Fabiano, ripercorre la parabola irripetibile della nazionale italiana di sci alpino degli anni ’70, guidata dal leggendario tecnico Mario Cotelli e capitanata da campioni come Gustavo Thoeni e Piero Gros. Attraverso successi che hanno riscritto la storia dello sport italiano, come la conquista di cinque Coppe del Mondo e numerose medaglie tra Olimpiadi e Mondiali, il documentario celebra le rivalità interne, i contrasti caratteriali e i sacrifici che hanno reso invincibile questa squadra. Le testimonianze inedite dei protagonisti, intrecciate alla narrazione di Giovanni Veronesi, che rivela in questa occasione i suoi trascorsi di aspirante campione, fanno rivivere l’epopea unica di un ciclone sportivo, dagli esordi gloriosi fino a un inevitabile declino.
“La valanga azzurra” è il miglior film di Giovanni Veronesi da molti anni a questa parte. Lo è perché è un film sentito, perché ci ha messo il cuore, i suoi sogni e i suoi ricordi da bambino. Ci ha messo le sue passioni, quello che lo ha sempre reso felice. Il segreto è questo, e può essere universale: riscoprire quello che amiamo, tornare bambini e ritrovare quel modo di guardare il mondo pieno di stupore.” Maurizio Ermisino, Movieplayer.it
“La Valanga Azzurra” è una vera grande emozione italiana. Giovanni Veronesi si mette in gioco e in video, scavalla i monti e i silenzi di Thoeni (a cui fa raccontare pure un’improbabile barzelletta) per immortalare quell’epopea che lo fulminò ragazzino.
Lo humour non manca ed è spesso un ingrediente utile nella catena di personaggi e di ricordi.
Facce, imprese, sorprese, in un un film nostalgico e soprattutto coinvolgente.
Vi aspettiamo!
Luogo evento: Sala Tirreno, via Bicocchi 53 Follonica (GR).
Per info e prenotazionit tel: 339/3880312